Domande frequenti

Il PELL non impone vincoli sulle tempistiche di produzione e sottomissione delle schede censimento. Tali vincoli possono essere invece imposti nell'eventuale contratto stipulato tra Gestore e Pubblica Amministrazione, o Gestore e Consip. Si ricorda che la scheda censimento va prodotta, a seguito dell’adesione al PELL IP tramite la registrazione e che ha l’obiettivo di censire la consistenza dell’impianto ante riqualificazione (se è in previsione di effettuare la riqualificazione) e post riqualificazione (se è stata effettuata). Inoltre, essendo gli impianti di illuminazione pubblica, una infrastruttura “dinamica” per la loro stessa natura, sarebbe opportuno redigere schede censimento anche durante il periodo di gestione dell’impianto e certamente al termine di quest’ultimo, per poter lasciare alla Pubblica Amministrazione (PA) lo stato di fatto dell’impianto. Questo aiuterà la PA per successivi bandi di affidamento per la gestione e manutenzione degli impianti di IP.

In linea di massima, il censimento va prodotto dopo un certo numero di mesi dal momento della stipula del contratto. Ovviamente è plausibile che i dati completi ed esatti del "ante riqualificazione” saranno disponibili solo quando si procederà alla nuova riqualificazione, per cui è accettabile che vengano caricate schede ante-riqualificazione con campi di indeterminatezza (non disponibile, non conosciuto, non applicabile) o con dati non esatti al 100% (esempio indicando la potenza della sorgete pari a 200W e poi si scopre che la potenza corretta è 250W, o indico una sorgente luminosa e poi scopro che era un'altra tipologia). Queste inesattezze potranno essere corrette con il caricamento di una scheda censimento ante-riqualificazione "definitiva" e quindi il Gestore procederà con l’eliminazione delle schede"parziali e non esatte". Il caricamento della scheda ante-riqualificazione "definitiva" in alcuni casi potrebbe corrispondere anche al caricamento della scheda censimento "riqualificazione".